aspartame

L’ Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), insieme al Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e l’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), ha pubblicato il 14 luglio ‘23 una valutazione del pericolo e del rischio dell’aspartame sulla salute.

L’ultima pubblicazione ha visto inserito l’aspartame all’interno del gruppo 2B delle sostanze cancerogene, ovvero classificato come “agente possibilmente cancerogeno per l’uomo” sulla base di prove “limitate” di cancro nell’uomo. C’erano anche prove “limitate” per il cancro negli animali da esperimento.

 

  • Cosa vuol dire agente possibilmente cancerogeno?

La IARC ha raggruppato diverse sostanze in 4 gruppi, sulla base della possibile cancerogenicità riscontrata su studi scientifici. La IARC non specifica però i dosaggi o i tempi di esposizione necessari affinché ciascuna di tali sostanze o agenti possa provocare un cancro.

  1. Gruppo 1 contiene carcinogeni umani certi sulla base di sufficienti evidenze (es. tabacco, radiazioni UV, radiazioni ionizzanti, carne trattata, ciclosporina, naftalina etc.)
  2. Gruppo 2A comprende probabili carcinogeni per gli esseri umani sulla base di limitate evidenze sull’uomo ma sufficienti evidenze riscontrata negli animali (es. acrilammide, DDT, carne rossa, steroidi, esposizione a sostanze chimiche utilizzate dai parrucchieri)
  3.  Gruppo 2B comprende sostanze che sono possibili carcinogeni umani sulla base di limitate evidenze riscontrate nell’uomo ma evidenze insufficienze riscontrate negli animali (caffè, benzina e scarichi di motori, fumi di saldatura etc.);
  4. Gruppo 3  comprende sostanze non ancora classificabili come carcinogene, in quanto evidenze insufficienti sia nell’uomo che negli animali.
    • Cos’è l’aspartame?

L’aspartame  è un dolcificante artificiale a basso tenore calorico, all’incirca 200 volte più dolce dello zucchero. È autorizzato in tutto il mondo, inclusa l’Unione europea. L’aspartame è utilizzato in bevande, prodotti di pasticceria e confetteria, prodotti lattiero-caseari, gomme da masticare, prodotti a ridotto contenuto energetico e per il controllo del peso e come dolcificante da tavola.

    • Qual è il destino dell’aspartame a livello del nostro organismo?

L’aspartame è costituito da due aminoacidi naturali: fenilalanina e acido aspartico, che sono contenuti anche nelle proteine del nostro organismo e in alcuni alimenti. La fenilalanina presente nell’aspartame è leggermente modificata, con l’aggiunta di un gruppo chimico (metilico) che conferisce all’aspartame il suo gusto dolce. A Livello dell’intestino l’aspartame viene degradato in acido aspartico, metanolo che prevalentemente escreti come CO2 mentre la fenilalanina sembra essere trattenuta.

    • Qual è la dose giornaliera ammissibile?

La prima valutazione della sicurezza dell’aspartame eseguita in Europa fu pubblicata dal comitato scientifico dell’alimentazione umana (SCF) nel 1981, con la definizione di una dose giornaliera ammissibile (DGA) per l’aspartame di 40 mg/kg di peso corporeo.

Le recenti pubblicazioni hanno mantenuto la loro opinione secondo cui l’aspartame non presenta rischi per la salute se il consumo giornaliero di una persona durante la sua vita è inferiore a 40 mg/kg di peso corporeo (eccetto per i pazienti affetti da fenilchetonuria).

Conclusioni

L’aspartame è vero che è stato inserito nel Gruppo 2B, sulla base di test che riguardavano specificamente il carcinoma epatocellulare, ma va considerato che la categoria Gruppo 2B contiene anche l’estratto di aloe vera e l’acido caffeico presenti nel tè e nel caffè.

Quindi l’aspartame è, sì, potenzialmente cancerogeno, ma non più del caffè (la bevanda più consumato al mondo): niente allarmismi, l’OMS ha lasciato invariato il livello di assunzione giornaliera accettabile. Considerato ciò, un adulto di 70 kg per raggiungere la dose giornaliera massima dovrebbe bere oltre 10 lattine da 330 ml al giorno di una famosissima bevanda zero.