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Pillole e beveroni magici: gli Integratori “dimagranti”

integratori dimagranti

 Prima di tutto spieghiamo il significato del termine integratore. Gli integratori sono il complemento di un’alimentazione, che per varie ragioni può essere insufficiente a coprire i fabbisogni nutrizionali giornalieri.

Quindi si tratta di prodotti complementari all’alimentazione NON sostituenti.

Quali sono le miglior strategie per perder peso?

La dieta ipocalorica e l’attività fisica sono il trattamento d’elité per ridurre il peso e obesità, da utilizzare sempre in prima linea.

Ma a causa della difficoltà di raggiungimento e nel mantenimento di un’adeguata aderenza a questi tipi di trattamento, molte persone ricorrono ad integratori o supplementi nutrizionali che promettono (illudendo) di far perder peso in poco tempo e infine anche di mantenerlo.

Perché oggi giorno ci si affida a questi prodotti magici? 

  1. Risulta chiaramente la via più facile e veloce, perché promettono di perder peso in pochissimo tempo.
  2. Risulta più facile prendere delle pillole o frullati piuttosto che apportare delle modifiche al proprio stile di vita: come dieta e attività fisica.
  3. Entra in gioco anche la sfera psicologica, magari dopo tentativi fallimentari allora si prova questa scorciatoia. Siamo bombardati da pubblicità ingannevoli, e magari nel momento di maggior fragilità ci facciamo convincere che sia la soluzione più adatta per poter perdere quei chiletti di troppo acquistati durante le feste.
  4. Gli integratori non hanno bisogno di una prescrizione del medico, sono facilmente acquistabili e reperibili  dal Health coach, coach life, streghe e stregoni o dalla nostra vicina di casa.

Il termine naturale è sinonimo di SICURO?

Molto spesso viene associato il termine naturale con SICURO. In realtà non è così, la sicurezza e l’efficacia dipende dal mercato di appartenenza.

La regolamentazione dei prodotti erboristici può variare tra i diversi paesi. Nell’Unione europea, gli integratori a base di erbe medicinali devono essere conformi a determinate direttive europee e la loro sicurezza è valutata dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare).

Negli Stati Uniti (USA), i tali prodotti non soggetti agli stessi requisiti pre-mercato per la sicurezza o l’efficacia come nell’UE.

Quali sono i principali ingredienti utilizzati nella formulazione di questi integratori?

I vari integratori “dimagranti” possono essere suddivisi in base al loro effetto, per esempio ci sono gli Integratori che agiscono sull’assorbimento di Nutrienti:

    • Fibre. Sono sequestranti intestinali utili nella riduzione dell’assorbimento di zuccheri e colesterolo, migliorano il transito intestinale ma non risulta particolarmente efficace per la perdita di peso (crusca, inulina, beta glucani e psyllium).
    • Chitosano. Polisaccaride che deriva dalla chitina (rivestimento dei crostacei). Sembrerebbe abbassare i livelli di colesterolo, interferendo con il suo assorbimento così come per i grassi. Ma anche in questo ci sono poche evidenze riguardanti la perdita di peso.
    • Gomma di guar. fibra che deriva da una pianta leguminosa dell’india. È un additivo che viene aggiunto a molti alimenti confezionati come addensante. Nonostante sembrerebbe abbassare i livelli di colesterolo, non sembra aver nessun effetto sulla perdita di peso.
    • Metilxantine (caffeina, tefillina e teobromina) estratte da matè e guaranà. La caffeina è vero che sembrerebbe aver un effetto anoressizzante accelerando anche la lipolisi, ma avendo degli effetti simpatico mimetici centrali (tachicardia, ansia etc.), questo ne limita molto l’utilizzo. Il mercato per ovviare al problema utilizza maggiormente prodotti a base di tè verde, che ha una concentrazione di caffeina nettamente minore.
    • Ginseng. Sembrerebbe aiutare l’organismo ad affrontare meglio lo stress. Ma non ci sono prove scientifiche sulla sua efficacia e dose eccessive causano ipertensione e insomnia. Non ci sono evidenze che il ginseng possa aiutare a far perdere peso.

Nonostante non abbiano efficacia nella perdita di peso, alcuni possono provocare danni soprattuto a livello del fegato.

Altra classe di integratori sono quelli che regolano l’appetito, tra cui:

  • Spirulina. alga presente in acqua salata alcalina nelle zone tropicali dell’America, Asia, Messico e Africa meridionale. È ricca di antiossidanti e contiene fenilalanina che sembrerebbe regolare il senso di sazietà. Questa alga sembrerebbe aumentare l’escrezione fecale di colesterolo e acidi biliari, ridurre l’infiltrazione di macrofagi di grasso, prevenire l’accumulo di grasso nel fegato, ridurre lo stress ossidativo, migliorare la sensibilità insulinica, inibire la lipasi pancreatica con conseguente riduzione dell’assorbimento di grassi e prevenire l’accumulo di colesterolo.

Questi sono tutti  meccanismi teorici ma in realtà non ci sono prove scientifiche della sua efficacia nella riduzione di peso.

A differenza di altre alghe, però la spirulina non contiene Iodio. Ma ci sono altre alghe marine, come Fucus, che non vanno assolutamente usate per il fatto che sono ricche di Iodio. 

Questi tipi di alghe Sembrerebbero stimolare il metabolismo basale ma in realtà lo iodio non ha alcun potere dimagrante in soggetti normotiroidei e può portare ad effetti collaterali associati a ipertiroidismi funzionali.

Le alghe, inoltre tendono ad accumulare Selenio, il cui eccesso può portare alla comparsa del diabete. 

  • Guaranà. Ricco di catechine e metilxantine. Ritarda lo svuotamento gastrico, aumentando così il senso di sazietà. Ha il doppio di caffeina rispetto ai chicchi di caffè e quindi provoca gli stessi effetti simpatico mimetici del caffè sul sistema nervoso centrale. Ma ha una bassa efficacia nella perdita di peso

Poi ci categorie di integratori che vanno ad agire aumentando il metabolismo basale, tra cui:

  • Capsaicina. principio attivo del peperoncino
  • Curcumina nonostante le sua proprietà anti infiammatoria, non ha nessuna evidenza sulla perdita di peso.
  • L-carnitina 

E infine quelli che agiscono sul metabolismo dei carboidrati:

  • Cromo: non migliora l’insulino resistenza ma predispone al diabete. La dose massima consigliata è tra i 50 e 200 microgrammi/die. Da solo o combinato con la dieta non causa una riduzione di peso, ma potrebbe portare alla formazione di radicali liberi.
  • Garcinia Cambogia: è una pianta nativa di Asia e africa. Il componente principale è l’acido idrossicitrico. Avrebbe degli effetto teorici importanti per la riduzione di peso, ma potrebbero verificarsi possibili effetti avversi: crampi, bruciore di stomaco, emicranie, epatotossicità, pancreatite. Studi dimostrano che la supplementazione con Garcinia Cambogia a lungo termine può dare fibrosi epatica che può progredire in cirrosi, aumenta l’espressione di citochine proinfiammatorie e aumento di transaminasi epatiche provocando STEATOEPATITE.

Quali sono i limiti di queste pillole magiche?

  1. La perdita di peso, laddove ci sia, è molto limitata
  2. Possono dare possibili effetti collaterali
  3. Effetto rebound nel momento in cui viene sospesa l’assunzione, ovvero ripresa dei kg persi con gli interessi.
  4. Generalmente queste compresse hanno elevati dosaggi, che aggravano gli effetti aversi
  5. Hanno un dispendio economico inutile

Un biologo nutrizionista o una figura esperta in nutrizione non dovrebbe mai consigliare questi supplementi per i loro effetti collaterali.

Ricordatevi che le sostanze presenti nei supplementi si possono trovare all’interno di una sana dieta equilibrata e varia. In questo caso non si avranno mai effetti collaterali che invece possono dare questi supplementi.