polpette di ceci

Falafel con Salsa allo Yogurt

 

Falafel con Salsa allo Yogurt

Ingredienti per 2 porzioni di falafel

  • 200 gr di ceci sechi o 580 gr di ceci in scatola già cotti
  • 1/4 cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 cucchiaino di sale
  • pepe q.b.
  • 10 gr di succo di limone
  • 25 gr farina 0 o quella che preferite

Ingredienti per la salsa allo yogurt

  • 4 foglie di menta
  • 125 gr di yogurt greco 0% oppure scremato
  • 15 gr di succo di limone
  • 1 cucchiaio olio EVO

Procedimento


Nel caso di utilizzo di ceci secchi, ammollarli per 8-12 ore, cambiando l’acqua almeno 3-4 volte. In questo modo i ceci saranno più digeribili, perdendo la buccia.

Una volta ammollati oppure se utilizzate i ceci in scatola, frullateli con la cipolla, aglio, sale, pepe e succo di limone.

Aggiungere la farina e frullate il tutto di nuovo. Con le mani umide, formate delle palline.

Rivestite una taglia con carta da forno, e infornate le polpette per 10-15 minuti fino a doratura.

Altrimenti potete cuocerle in una padella antiaderente con un filo d’olio.

Per la salsa allo yogurt: tritare la menta e aggiungere lo yogurt e il succo di limone. Frullate il tutto, infine aggiungere l’olio e frullate nuovamente.

Sfornate le polpette e servitele con lo yogurt preparato.

Valori nutrizionali per porzione

Kcal 495 kcal
Carboidrati 74,3 gr
di cui zuccheri 14,3 gr
Grassi 10,7 gr
di cui saturi 1,3 gr
Proteine 28,3 gr

Dr. Ilaria Inversi
ricomposizione corporea

Ricomposizione Corporea

Cosa è la ricomposizione corporea?

La ricomposizione corporea è un approccio che permette di aumentare la massa muscolare e ridurre la massa grassa. Mentre con le sole diete dimagranti (ipocaloriche), otteniamo una sola riduzione della massa grassa.

Le parole chiavi in questo programma sono ALLENAMENTO E NUTRIZIONE.

L’analisi della composizione corporea tramite bioimpedenziometria è il metodo migliore per la comprensione di ciò che sta succedendo al nostro corpo, differentemente da metodi di screening che tengono conto solo del peso e dell’altezza, come l’indice di massa corporea (BMI).

La percentuale di grasso corporeo in relazione alla massa muscolare riflette meglio il nostro benessere rispetto al solo peso o al BMI.

Non focalizzarsi mai sul peso, perché come ormai già sappiamo, un aumento della massa muscolare corrisponde a un aumento di peso. Infatti, a parità di volume, i muscoli pesano più del grasso, ovvero il grasso è meno denso e più voluminoso del muscolo.

Questo perché l’aumento di massa muscolare corrisponde un aumento di acqua cellulare nel corpo. I nostri muscoli tendono a gonfiarsi di acqua, infatti dall’ analisi bioimpedenziometrica si vedrà anche un aumento dell’acqua intracellulare (dentro le cellule), proprio per questo fenomeno.

Cosa è importante in questo tipo di protocollo?

  • Allenamento di resistenza
  • Bilancio energetico adeguato
  • Apporto adeguato di proteine

Nella Pratica

Ragazza di 28 anni: 62,4 kg per 1,61 cm. BMI di 24.

Allenamento di resistenza 3 volte a settimana, gli altri giorni cardio o allenamento funzionale misto.

Sono passati 2 mesi dall’ultima volta che l’ho vista e questi sono i nuovi risultati (linea rossa stato attuale e linea blu stato precedente).

Si ha un aumento di massa muscolare, con conseguente aumento di stato di idratazione, dovuto all’aumento di acqua intracellulare all’interno della massa muscolare.

Allo stato tempo abbiamo ottenuto anche una riduzione della massa grassa, raggiungendo il range di normalità.

La dieta seguita è un ipocalorica da 1500- 1600 kcal a seconda dell’allenamento.

Un apporto di proteine di 1,8 gr/kg e un apporto di Grassi del 35 %.

In realtà si tratta di una dieta con un moderato deficit, in quanto nel weekend lo sgarro è sostanzioso. Tenendo questo deficit durante la settimana, possiamo assicurare il raggiungimento dell’obiettivo richiesto.

 

P.s. Non fa uso di integratori di proteine, in quanto l’apporto proteico viene raggiunto con la sola alimentazione. Ho suggerito di assumere solo aminoacidi essenziali dopo l’allenamento di resistenza.

esempio ricomposizione corporea
polpo

Polpo grigliato alla Paprika in crema di Patate

 

Polpo Grigliato alla Paprika in crema di Patate

Ingredienti per 2 porzioni

  • 1 polpo piccolo (500 gr)
  • 500 gr di patate
  • paprika q.b.
  • latte q.b.
  • sale q.b.

Procedimento


Riempite una pentola con acqua per i 3/4 dell’altezza. Fate bollire l’acqua e appena raggiunge il bollore aggiungete un cucchiaino di sale. A questo punto dovrete immergere il polpo in acqua bollente per un paio di volte, tenendolo per la testa. In questo modo i tentacoli si arricceranno. Questo passaggio consentirà alla carne del polpo di risultare tenera e non gommosa.

Cuocete il polpo a fiamma bassa con un coperchio. I tempi di cottura del polpo sono di circa 40 minuti per ogni kg di polpo.

Nel frattempo cuocere le patate a vapore e una volta cotte frullatele con un pò di lattè, in modo da risultare il composto denso (come purè).

Una volta cotto il polpo, fatelo raffreddare e tagliare i tentacoli. Passare quest’ultimi su un letto di paprika e arrostirli su una griglia ben calda, in modo da renderli croccanti.

Predisporre in un piatto la crema di patate e adagiare sopra i tentacoli.

Valori nutrizionali per porzione

Kcal 411 kcal
Carboidrati 53,2 gr
di cui zuccheri 3,4 gr
Grassi 8,5 gr
di cui saturi 1,4 gr
Proteine 31,5 gr

Dr. Ilaria Inversi
gravidanza

Alimentazione in Gravidanza

Si dice che una donna incinta debba mangiare per due, ma è proprio così?!

In realtà no, è uno di quei falsi miti che circola.

L’alimentazione in gravidanza è fondamentale perché è anche l’alimentazione del feto.

Forse è proprio in questo momento che una donna dovrebbe stare a “dieta”, questo non vuol dire seguire una dieta di restrizione ma una dieta che sia calibrata alle sue esigenze ed equilibrata.

Quali sono i cambiamenti fisiologici che avvengono durante la gravidanza?

Tra la 10° e la 32° settimana si ha un aumento della sintesi di tessuto adiposo e dalla 32° fino al parte, gli ormoni creano un ambiente in cui vengono utilizzati i grassi accumulati nella fase precedente, in modo tale che gli zuccheri vengano utilizzati quasi esclusivamente dal feto.

Quanto deve essere l’incremento ponderale?

Se consideriamo una donna normopeso, l’aumento di peso auspicabile è compreso tra 11,5-16 kg, mentre una donna sottopeso questo range è aumentato fino a 18 kg. Al contrario, una donna sovrappeso o obesa dovrà aumentare di poco tra 7-9 kg.

Più il BMI è alto al concepimento, inferiore dovrà essere l’incremento ponderale della gravidanza.

Se l’aumento ponderale è eccessivo, dovuto ad un aumentato intake materno, il feto tenderà ad essere macrosomico e potrebbe avere complicanze una volta fuori dall’ambiente materno. Questa condizione di macrosomia sembra essere associata al rischio di obesità e a tutte le complicanze tardive (diabete di tipo II, aterosclerosi, ipertensione) nell’infanzia e nelle successive fasce di età.

La glicemia materna è la glicemia del feto, dunque una condizione di iperglicemia materna si riflette in un’iperglicemia fetale con risposta da parte del feto di un aumento di insulina fetale.

Un aumento di insulina fetale comporta non solo problematiche successive, ma anche problematiche di accrescimento, in quanto l’insulina è un fattore di crescita e stimola la produzione di altri fattori di crescita, che aumentano la crescita fetale in modo patologico.

Il trasferimento di glucosio dalla madre al feto avviene per gradiente di concentrazione, questo vuol dire che, più è alta la glicemia della madre, più glucosio arriva al feto e più questo cresce.

Quando questi bambini escono dall’utero si trovano in una prima condizione di stress, in quanto l’ambiente esogeno ha livelli di glucosio molto più bassi rispetto a quelli a cui erano abituati, ritrovandosi in condizioni di ipoglicemia.

L’ipoglicemia è un fattore di rischio importante, perché può dare danni a livello neurologico.

Inoltre, il feto macrosomico può avere come conseguenze un parto complicato.

Anche la restrizione calorica da parte della madre può avere conseguenze sul bambino, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo cognitivo, e c’è l’aumentato rischio di alterazioni endocrino metaboliche a lungo termine.

Fondamentale è lo stato di nutrizionale della donna nella fase pre gravidico, ma diviene importante anche l’ipo o l’iperalimentazione durante la gestazione. Se la dieta non soddisfa i fabbisogni del feto, esso è capace di utilizzare le riserve della madre e quindi potrebbe mettere al rischio la sua salute. Il feto di per sé è un organismo “egoista” (scusate il termine), anche in una madre malnutrita cerca comunque di sopravvivere anche a discapito della madre stessa.

A cosa è dovuto l’aumento ponderale di peso?

Un aumento di peso di 12,5 kg, è generalmente così ripartito:

  • 3 kg del feto
  • 600 gr di placenta
  • 750 gr di liquido amniotico
  • 3 kg di volume plasmatico e liquido extracellulare
  • 1,5 kg volume dell’utero e delle mammelle
  • 3-3,5 kg di tessuto adiposo

Quest’ultimo punto ci fa capire come mai una donna in sovrappeso o obesa dovrebbe avere un aumento ponderale massimo di 7-9 kg. Questo perché le scorte di tessuto adiposo sono già presenti.

Qual è il fabbisogno energetico in Gravidanza?

Il fabbisogno energetico di una donna in gravidanza aumenta, perché le richieste energetiche devono sostenere la formazione di nuovi tessuti sia materni che fetali.

Aumenta anche il dispendio energetico a riposo (metabolismo basale), in quanto si ha un organismo in doppia crescita.

Se la donna in gravidanza pratica anche attività fisica, allora avrà un costo maggiore rispetto alla fase pregravidica pur svolgendo la stesso attività.

Allora quanto deve mangiare in più una donna in stato interessante?

Dipende dal periodo di gestazione in cui si trova e dal peso pre-gravidico.

Considerando il trimestre di gestazione, una donna normopeso:

Nel I trimestre si ha un incremento di 70 kcal/giorno, questo vuol dire che il fabbisogno rimane pressoché invariato

Nel II trimestre il fabbisogno aumenta di 260 kcal/giorno, mentre nel III trimestre si ha un aumento di 500 kcal/giorno.

 

Questo aumento è dato principalmente dall’aumentato fabbisogno di proteine. Le proteine sono i mattoncini utilizzati per l’accrescimento dei nuovi tessuti e per la sintesi di proteine endogene e composti azotati.

Nel primo trimetre il fabbisogno di proteine aumenta di 1 gr/kg al giorno, nel secondo trimestre di 8 gr/kg al giorno e nell’ultimo trimestre di 26 gr/kg al giorno.

Se l’apporto proteico non è adeguato, la prima conseguenza è che la placenta non cresce in maniera adeguata e quindi al feto non viene data la possibilità di avere un apporto adeguato di nutrienti e ossigeno.

Quella in foto è S. una neomamma che si è rivolta a me al III trimestre di gravidanza.

La foto è stata scattata qualche ora dal parto.

Il suo peso pre gravidico era di 70 kg e alla fine della gestazione siamo arrivati a 82 kg. Dunque, l’aumento ponderale è stato ottimale e nella norma. Bravissima S., ottimo risultato!!!

Grazie per avermi dato fiducia e adesso partiremo con un nuovo piano alimentare per l’allattamento.

Benvenuta Arianna !

Polpette di tacchino

Polpette di Tacchino in Salsa di Peperoni

 

 

Polpette di Tacchino in Salsa di Peperoni

Ingredienti per 11 polpette

  • 270 gr di macinato di tacchino
  • spezie varie a piacere
  • 1 zucchina media
  • 1 albume
  • 2 peperoni medi
  • 200 gr di sugo di pomodoro
  • 1 cucchiaio olio EVO
  • 1 spicchio d’aglio

Procedimento


Tagliare la zucchina a tocchetti e frullarla insieme al macinato e le spezie (io ho usate curry e zenzero).

Nel frattempo, rivestire con carta da forno una teglia e accendere il forno a 180 gradi.

Formare delle palline e sistemarle sulla carta da forno. Cuocere per 15 minuti circa.

Per la salsa: Tagliare a listarelle i peperoni e fateli rosolare in padella con aglio e olio, poi aggiungere il sugo di pomodoro. Una volta cotti i peperoni, frullare il tutto.

Una volta che la cottura delle polpette è ultimata, servirle con la salsa di peperoni.

 

Valori nutrizionali per polpetta 

Kcal 59 kcal
Carboidrati 3,8 gr
di cui zuccheri 2 gr
Grassi 2,8 gr
di cui saturi 0,6 gr
Proteine 5,2 gr

Dr. Ilaria Inversi