Cicciocioccopancake

 

Cicciocioccopancake

Ingredienti per 1 porzione

  • 60g albume
  • 2 cucchiai di farina che più preferite (ho usato quella di mandorle)
  • dolcificante q.b.
  • 1 cucchiaino di cacao amaro in polvere
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di cannella
  • latte q.b.

Procedimento

Sbattere gli albumi, in modo da renderli spumosi. Aggiungere un pizzico di sale.

Aggiungere la farina e mescolare, cacao, cannella e continuare a mescolare. Infine il cucchiaino di lievito. Aggiungere dolcificante a piacere. Se il composto risulta troppo denso aggiungere latte o acqua.

Aggiungere un filo d’olio in un pentolino aderente e versare il composto. Cuocere a fiamma bassissima per 20 min con un coperchio. Non aprire fino a fine cottura.

Una volta cotto, lasciatelo raffreddare e poi potete farcirlo con marmellata, crema spalmabile o semplice inzuppandolo nella vostra bevanda.

 

  • Ciccio perchè gonfia
  • Ciocco perchè è presente cacao o potete farcirlo con una crema spalmabile al cacao
  • Pancake perchè gli ingredienti sono gli stessi della ricetta classica

Valori nutrizionali per 1 porzione

Kcal 185 kcal
Carboidrati 5,6 gr
di cui zuccheri 0,5g
Grassi 11,6 gr
di cui saturi 1 g
Proteine 11,9 gr

Dr. Ilaria Inversi
Farinata di zucca

Farinata di zucca

 

Farina di Zucca

Ingredienti per 6 porzione

  • 250 gr di zucca
  • 250 gr di farina di mais (o qualsiasi altro tipo di farina)
  • 300 ml di acqua
  • 1 cucchiaio di olio Extra vergine d’oliva
  • Rosmarino q.b.

Procedimento


Tagliare la zucca a dadini e frullate.

Unire alla farina l’acqua e foglie di rosmarino, mescolare fino ad ottenere un composto liscio.

Aggiungere la zucca precedentemente preparata al composto.

Oliare e infarinare una teglia, dopo di che versare l’impasto.

Cospargere la superficie di pezzi di zucca.

Cuocere in forno per 50 minuti a 200 gradi in forno statico e poi altri 10 minuti a 220 gradi modalità ventilato.

Valori nutrizionali per 1 porzione 

Kcal 172 kcal
Carboidrati 34,2 gr
di cui zuccheri 0,8 gr
Grassi 2,4 gr
di cui saturi 0,4 gr
Proteine 3,4 gr

Dr. Ilaria Inversi
carboidrati

L’insensata paura dei carboidrati

È idea comune che i carboidrati facciano ingrassare, da qui nasce la cosiddetta Carboressia, ovvero la paura verso i cibi contenenti carboidrati.

Limitare l’assunzione di carboidrati, soprattutto quelli raffinati o zuccheri semplici, può far bene. A patto, però, di non finire nella completa eliminazione dei carboidrati dalla propria alimentazione con la convinzione di raggiungere una forma fisica migliore.

È da tener presente che il problema non è né il pane né pasta in sé, ma di quanto ne assumiamo e soprattutto di come viene condita la nostra porzione di carboidrati. 

La porzione ideale da assumere, ovviamente varia da persona a persona e dipende sostanzialmente dallo stile di vita e dall’attività fisica svolta.

Secondo i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN) i carboidrati dovrebbero costituire tra il 45% e il 60% delle calorie totali della giornata.

Cosa accade al nostro corpo se lo priviamo dei carboidrati?

Si ha sicuramente una perdita di peso, ma sono soprattutto i liquidi quelli che vengono eliminati e non la massa grassa.

I carboidrati sono immagazzinati nel corpo sottoforma di glicogeno (a livello del muscolo e del fegato), ogni grammo accumulato lega con sé circa 2,7 grammi di acqua. Ecco perché quando vengono eliminati i carboidrati dalla dieta vediamo scendere il peso sulla bilancia. Si istaurano meccanismi all’interno del nostro organismo che portano a scindere il glicogeno, liberando così il contenuto di acqua.

Mangiare i carboidrati a cena fa ingrassare?

Assolutamente falso! Si tratta di una errata convinzione: non conta in che momento della giornata si mangino carboidrati, ma piuttosto quanti se ne introducono e di quante calorie totali si compone la nostra alimentazione giornaliera.

Soggetti con disturbi del sonno potrebbero giovare da un’ assunzione serale di carboidrati, in quanto stimolano la produzione di serotonina, precursore della melatonina che regola la qualità e durata del sonno.

Inoltre l’introduzione di carboidrati nel pasto serale, sembrerebbero ridurre la produzione di cortisolo, ormone dello stress. Quest’ultimo incide anche sul sonno.

Altro discorso per gli sportivi, che dopo uno sforzo, devono ricaricare le scorte di glicogeno perse. Uno scarso apporto determina una compromissione del recupero muscolare, con relativa diminuzione della performance.

Ricordate: che un piatto di pasta/riso a pranzo ha le stesse calorie se assunto a cena. Il contenuto calorico rimane lo stesso per le tutte le ore del giorno.

Ma l’assunzione di carboidrati prima di andare a dormire aumenta la probabilità di ingrassare?

La risposta è NO! Il dispendio calorico che si ha durante il sonno è pressoché uguale al costo energetico che si ha durante un’attività a basso impatto, come per esempio lavorare seduti o studiare.

Le linee guida per l’assunzione di carboidrati:

  • limitare gli zuccheri dei prodotti industriali (leggere le etichette dei prodotti confezionati, in quanto potrebbero contenere sciroppo di mais, di fruttosio, di glucosio etc.);
  • sì agli zuccheri della frutta, senza esagerare. Lasciate perdere un pranzo a base di sola frutta;
  • preferire i carboidrati complessi a quelli semplici (es. pasta, riso, cereali, legumi, verdure);
  • prediligere i prodotti integrali a quelli non integrali;
  •  Variare le fonti di carboidrati durante la settimana.

Insieme ad un pasto glucidico è bene integrare fonti di fibre e di proteine, in quanto determinanti per il senso di sazietà.